venerdì 31 luglio 2009

1a Giornata Mondiale contro le Scie Chimiche

Cari lettori, finalmente ci siamo: domani, sabato 1 agosto 2009 è il gran giorno! Un giorno che forse verrà ricordato negli anali di storia. Vi avevo promesso un evento a lavello nazionale... e invece quello di domani sarà un avvenimento di portata mondiale!
Grazie all'interessamento di Roberto, un fiorentino emigrato negli States conosciuto da Alessandra tramite webchat, il volantinaggio per la richiesta di informazioni sullo sciagurato problema delle scie chimiche avverà anche a New York City. In questa città infatti vive da circa 20 anni il nostro prode Roberto, che grazie ad una felice intuizione appena messo piede nella grande Mela investì in azioni di Googles ed ora può permettersi di cenare a base di caviale e tattinger ogni sera senza bisogno di lavorare.
Oltre all'azione negli States, che avrà luogo a Bryant Park intorno alle 11 ora locale, la giornata vedrà impegnati altri gruppi di attivisti sparsi per tutto l'italico stivale.
Ecco l'elenco completo:

1) volantinaggio e gazzebo con infopoint a Milano, in piazza Duomo accanto al Bar Madonnina, a cura dell'associazione culturale A. Pigafetta, nella persona del segretario Andrea Brambilla, a partire dalle ore 9.00 e per tutta la giornata (ah, i milanesi, sempre così efficienti!)
2) volantinaggio a Sgurgola (Frosinone), a cura di Antonio Mazza e Lucio Morena, all'incrocio fra via 2 Giugno e Corso della Repubblica, a partire dalle ore 14
3) volantinaggio e sittin a Pistoia, a cura di Sandro Conticelli e famiglia, in viale Matteotti di fronte agli Ospedali Riuniti a partire dalle ore 10
5) volantinaggio a Forlì, a cura di Andrea Fabbri e Giulia Fabbroni, in viale della Libertà a partire dalle ore 17
6) volantinaggio ed esibizione a tema di artisti di strada a Roma, in piazza Navona, di fronte alla Fontana dei Quattro Fiumi, a cura dei ragazzi del Centro Sociale "NoiInkazzatiColMondo", orario non specificato
7) volantinaggio a Foggia, di fronte alla Stazione Ferroviaria, a cura di Michele Grosso, a partire dalle ore 11
8) volantinaggio e distribuzione di palloncini con la scritta "Stop Chemtrails" a Napoli, nella Villa Comunale nei pressi della stazione zoologica Anton Dorn, a cura mia e di Alessandra, a partire dalle ore 10
9) volantinaggio ad Ancona, in piazza Sandro Pertini, a cura di Gabriella G., a partire dalle ore 10
10) volantinaggio a Lecce, in piazza S. Oronzo, di fronte al bar MiSvago, a cura di Leonardo e Matteo, fratello e sorella di Alessandra, a partire dalle ore 20
11) volantinaggio a Padova, in piazza Alcide de Gasperi accanto al MacDonald, a cura di LotharK e BlueMist (non sono i nomi veri ma i nicnames) a partire dalle ore 9
12) volantinaggio a Centobuchi Monteprandone (Ascoli Apiceno), in via Salaria all'altezza dell'Hotel Cavaliere, a cura di Rosa Marino e Gianni Pozzello del M.O.N.A.S., a partire dalle 13.30, orario di chiusura del M.O.N.A.S.

Ecco cari lettori, mentre altri si dilettano a combattere le scie chimiche con i loro gingilli di resina, o comodamente seduti in poltrona, noi scendiamo in campo, fermi e determinati: è la nostra salute in ballo, non possiamo far più finta di niente!

PS: Aggiornamento: Ho cassato il 12esimo appuntamento perchè Alessandra mi ha fatto notare, dopo un'attenta ricerca, che non esiste nessuna organizzazione chiamata M.O.N.A.S. a Centobuchi e che inoltre quella parola in dialetto veneto ha un significato volgare. Il ragazzo che si è offerto di effettuare il volantinaggio era perciò evidentemente un burlone in vena di scherzi. Bello scherzo, fratello, abbiamo riso tutti, ora però lasciaci fare il nostro dovere che consiste anche nel salvarti il culo dalle scie chimiche!

giovedì 23 luglio 2009

Aggiornamento

Cari lettori, scusate il silenzio di questi giorni, ma avevo altri cazzi personali da sbrigare... ci sono stati degli attritti fra me e Alessandra, che a volte è davvero troppo permalosa, credetemi, e ho dovuto dedicare il mio tempo e le mie energie ad appianarli.
Comunque la nostra lotta per la verità va avanti. Innanzitutto ho "cacciato" Francesco dal nostro tim di lavoro: si è dimostrato un vero e proprio debosciato più interessato ad Alessandra che alla spinosa questione delle scie chimiche. Ora ad occuparsi dello sviluppo del websit, che fungerà da punto di coordinamento per le nostre azioni che stanno per ampliarsi a tutto il territorio nazionale, sarà il giovane e valente Luca, studente di Ingegneria a Napoli.
La prima iniziativa, prevista per il primo agosto, sarà un volantinaggio esteso a molte città del nord, centro e sud Italia. Tramite la nostra rete di conoscenze e amicizie, e col contributo di persone che stanno iniziando ad interessari al problema via internet, sarà possibile ripetere l'esperienza di Napoli in tanti altre città, fra le quali Milano, Roma, Forlì, Pistoia, Ancona e Foggia. L'elenco completo delle città, con la sede del volantinaggio e l'orario di inizio, sarà pubblicato appena definiti gli ultimi dettagli.
Sono fiero ed orgoglioso che finalmente qualcosa si stia muovendo e stiamo scoinvolgendo molte persone in questa nostra lotta per la verità.
Sento di star dando un contributo sì piccolo ed umile, ma ad una grande e nobile causa!

venerdì 17 luglio 2009

Qualcosa si muove

Ho ricevuto sul casellario di posta del websit, quello di altravista, offerte di collaborazione per nuovi volantinaggi in altre città d'italia. E' un bellissimo segno. Vuol dire che la nostra azione di ricerca della verità sta riscuotendo sempre più consensi. Vuol dire che riusciremo a far giungere il nostro messaggio a sempre più persone. La nostra voce si rafforza giorno dopo giorno. Non potrà restare inascoltata a lungo.
Per gli sviluppi, come al solito, stay tunned!

ps: ho disattivato la moderazione dei commenti: faccio affidamento sul vostro senso di responsabilità e sulla vostra buone educazione... se dovete insultare o prendere in giro me, fate pure, non me la prendo... ma vi prego cortesemente di non usare questo blog per attaccare terze persone. grazie.

giovedì 16 luglio 2009

a grande richiesta...


la mia meravigliosa alessandra!

martedì 14 luglio 2009

Operation SpaccaNapoli: Aftermath







Cari lettori, come ricorderete (ma se non ricordate non c'è problema, basta che vi andiate a rileggere i post precedenti) nei giorni 10 e 11 luglio abbiamo organizzato un volantinaggio a Napoli per sensibilizzare la popolazione del capoluogo partenopeno sullo spinoso problema delle scie chimiche. Questo è il resoconto delle due giornate di attività.
Il primo giorno abbiamo deciso di puntare sui principali snodi dei trasporti pubblici. Così la mattina i miei amici hanno provato a distribuire i volantini di fronte alla stazione della Sepsa a Montesanto. Purtroppo, per un colpo di sfortuna, per non dire sfiga, hanno trovato la stazione chiusa e desertica, causa sciopero. Per rifarsi della cocente delusione, si sono però concessi una bella sfogliatella riccia da Scaturchio, famoso pasticciere in Napoli. Nel pomeriggio, sono sceso io direttamente in campo. Accompagnato dalla mia splendida fidanzata Alessandra, mi sono prima recato alla stazione della metropolitana di Mergellina






Scusate il post interrotto a metà, ma il mio computer ieri ha avuto un nuovo clash di sistema. A questo punto non so dirvi se dipende dal fatto che non vi ho installato il sistema operativo più recente, window svista, ma uno un po' anzianotto ma ancora valido, window me, oppure dal fatto che ci stiamo occupando fattivamente del problema scie chimiche e questo nostro attivismo, questo nostro parlare alla gente, questo nostro tentativo di risvegliare le coscienze, sta dando fastidio a qualcuno.



Comunque dicevo del volantinaggio alla stazione di Mergellina. Ad essere sinceri, mi aspettavo un maggior movimento di gente, ma forse l'orario scelto, il primo pomeriggio, non era dei più felici. Ad ogni modo le persone che abbiamo incontrato e cui abbiamo dato i nostri volantini si sono mostrate generalmente ben interessate. Solo pochi hanno rifiutato distrattamente il nostro volantino quando ci siamo avvicinati. Qualcun altro ha subito cestinato il frutto del mio estenuante lavoro e vedere questo gesto, vi assicuro, fratelli cari, è stato quasi come una pugnalata al cuore. In tutto, nel giro di un'ora, abbiamo distribuito circa 300 volantini ai passeggeri che salivano e scendevano da 9 convogli della metropolitana. Altri volantini li abbiamo distribuiti ai passeggeri del convoglio che ci ha portati alla stazione centrale.



Alla stazione ovviamente il via-via di gente era molto più corposo. Ma le persone erano anche più frettolose ed è stato leggermente più difficile distribuire i volantini. In compenso abbiamo avuto modo di avvicinare persone che venivano da tutta Italia e persino da tutto il mondo. Gli agenti della polfer e il personale delle FFSS ci hanno guardati un po' storti ma non hanno detto nulla a riguardo della nostra iniziativa e ce l'hanno lasciata portare a termine in santa pace.



La sera ho controllato sul conter del websit il numero di accessi ed ho visto che è schizzato in alto. Mi perdoni Alessandra, ma vedere i risultati pratici di tanto lavoro, fatica e annegazione è stato quasi meglio di un orgasmo! Una soddisfazione che mi ripaga di tutte le delusioni e amarezze incontrate in precedenza.



Amarezze che, ahimè, abbiamo dovuto affrontare anche il giorno dopo. Il sabato mattina era infatti previsto il volantinaggio nelle zone turistiche e commerciali di Napoli. Così di buon ora ci siamo recati io, il mio amico Piero ed Alessandra a piazza del Plebiscito. Purtroppo avevamo appena iniziato a distribuire i nostri volantini ai turisti quando siamo stati presi di mira da un gruppetto di giovinastri sui motorini. Questo gruppetto, che sarebbe più giusto definire di camorristi in erba piuttosto che di scugnizzi, ci ha reso praticamente impossibile proseguire il volantinaggio, facendoci oggetto di un lancio di gavettoni. Erano presenti sulla scena anche un paio di vigili urbani, ma, con nostro sommo disappunto, hanno ignorato bellamente le nostre richieste di intervento (i giovinastri erano sugli scooter senza casco!). Il povero Piero, nel tentativo di proteggere i volantini dall'acqua, ad un certo punto si è slanciato verso di essi, ma ha messo un piede in fallo ed è caduto rovinosamente. A quel punto finalmente i vigili sono intervenuti e ci hanno accompagnati, sulla loro macchina di servizio, al C.T.O. di Napoli, dove è stata riscontrata una lussazione alla caviglia di Piero. Ho comunque approfittato di quel fuori programma per distribuire altri volanti al personale medico e paramedico del centro traumalogico ortopedico (non tutto il male viene per nuocere!). In definitiva, onore a Piero, primo caduto sul campo della nostra battaglia per la verità!



Ovviamente a causa degli incresciosi avvenimenti della mattinata, abbiamo annullato i volantinaggi previsti nel pomeriggio.



Concludendo, un altro passo avanti è stato fatto. La consapevolezza sul problema sta prendendo piede fra le gente. Dobbiamo andare avanti così, perchè sono sempre più convinto che abbiamo la strada giusta!

venerdì 10 luglio 2009

Delusione e scoramento

Sono deluso e anche un po' affranto. Sapevo che la missione in cui mi stavo imbarcando con tanto entusiasmo sarebbe stata irta e ispida di difficoltà. Sapevo di dover affrontare il malanimo di tanti. Ma non avevo messo nel conto di dover scontrarmi anche con una grande dose di sfortuna e con il pressapochismo di chi si è offerto di collaborare in questa difficile missione, che non andrebbe presa affatto sottogamba, essendo in gioco la nostra salute.
Vi ho già parlato di Francesco, il ragazzo che si dice sia un mezzo hacker. Beh ora non so se sia davvero un mezzo hacker, ma di sicuro si è dimostrato una mezza sola. Mi aveva garantito che il websit sarebbe stato pronto per venerdì, giorno del volantinaggio. Ed io ero sicuro che le cose procedessero alla grande, visto che ogni sera è andato a casa di Alessandra, che si è offerta di redigere i testi del websit. Ma stamattina mi ha comunicato che invece non è pronto, perché gli sono sopravvenuti altri impegni di lavoro improvviso e non ha potuto dedicarsi pienamente al nostro progetto. In compenso, a parziale consolazione, mi ha detto che è riuscito a inserire un conter di visite, in modo da poter constatare effettivamente l'efficacia del volantinaggio.
Beh, ho pensato io, questo conter sarà il contatore delle figure di merda, visto che se la gente che prende il volantino e si collega trova un sito in allestimento, noi non ci facciamo affatto una gran figura... anzi passiamo per dilettanteschi e approssimativi.
Ad ogni modo, l'indirizzo del websit è il seguente:
http://clovesc.altervista.org/
Ma come se non bastasse, ci si è messa anche la sfortuna a metterci il bastone fra le ruote. I ragazzi che avevo mandato a volantinare davanti alla stazione della SEPSA di Montesano mi hanno detto che l'hanno trovata chiusa, essendoci uno sciopero dei sindacati di base dalle 8.30 alle 14.30 e dalle 17.30 a fine servizio. A questo punto spero solo che alla stazione di Mergellina e a quella Centrale, dove mi recherò personalmente con il mio carico di volantini, la dea bendata non ci sia così controversa!

giovedì 9 luglio 2009

Messaggio di Servizio

Al tizio che si firma Pinco (come Pinco Pallino) e che cerca di carpire il mio numero di cellulare.
Vabbeh che ho qualche problemino a scrivere supercorrettamente, ma non per questo sono proprio uno stupido. Già mi è stato "fregato" il casellario di posta su gimail... e pazienza, ma ora vorreste bruciarmi anche il numero di cellulare? No, caro fratello, posso cambiare la mail, ma non posso cambiare numero di cellulare, visto che c'ho l'opzione You e Me con Alessandra.
Se poi mi sbaglio e sei in buona fede, ti chiedo scusa... ma non posso più fidarmi di personaggi "virtuali"

Le risposte che noi cerchiamo

Mentre prosegue alacre e indefesso il lavoro di stampa dei volantini, mi preme precisare meglio il senso della nostra missione. In alcuni commenti ricevuti, non quelli grevi e sudici di insulti, si obietta che le risposte alle domande che poniamo già state date.
Ma noi abbiamo deciso di non accontentarci delle risposte "preconfezionate". Qui è in ballo la nostra salute e quella delle nostre famiglie. E' in ballo il nostro futuro. Dovremmo accontentarci di quanto scritto sulle scie in un libro più di 50 anni, dal signor Applermann? Quante cose sono cambiate in tutti questi anni? Possiamo ancora affidamento su quel testo? Solo uno sciocco risponderebbe di sì.
Dovremmo accontentarci delle risposte che ci dà il CICAP? Ma chi è questo CICAP? Un'associazione di stampo massonico fondata da un mago fallito, gonfio di risentimento nei confronti dei suoi ex colleghi e da un giornalista televisivo, che a quanto mi ha detto mio cugino Valerio è stato beccato mentre partecipava a delle messe nere in quel di Torino (scandalo messo a tacere dagli alti papaveri della RAI).
Dovremmo accontentarci delle risposte di chi ha evidenti interessi in giuoco, cioè del Ministero della Difesa? Dobbiamo fidarci cecamente? Voi lo fareste? Noi abbiamo deciso di non farlo... e rivendichiamo con orgoglio questa nostra scelta

martedì 7 luglio 2009

Operazione Spaccanapoli

E' cominciata l'operazione SpaccaNapoli, come l'abbiamo simpaticamente soprannominata
Ieri notte ho stampato i primi 400 volantini ed è stata una faticaccia: anche impostando la stampante su qualità "abbozza" ci vogliono almeno 12 secondi per stampare un foglio (che contiene due volantini). Mi conforta il pensiero che tutte le ore di sonno e la fatica spesi sono per una causa nobile, il bene collettivo superiore. Invito tutti coloro che continuano a inviare commenti offensivi a riflettere su questo punto. Cosa pensereste se mentre state per strada qualcuno che nemmeno conoscete e cui non avete fatto nulla cominciasse a sbraitarvi contro degli insulti? Pensereste che è pazzo. Ecco, è quello che state facendo voi con i vostri commenti.
Aggiungo infine che Francesco, il mezzo hacker, ha iniziato a creare il websit e che necomunicheremo l'indirizzo contestualmente al volantinaggio

lunedì 6 luglio 2009

Volantinaggio a Napoli

Cari Lettori, ieri pomeriggio, fra una granita e l'altra a casa della mia fidanzata Alessandra, abbiamo fissato la prossima nostra iniziativa di lotta per la verità sul preoccupante problema delle scie chimiche.

Si tratterà di un volantinaggio da effettuarsi nella città di Napoli nei giorni 10 e 11 luglio. Il giorno 10 ci saranno tre gruppi che distribuiranno volantini nei pressi di alcuni snodi del sistema dei trasporti partenopeno: la stazione centrale a piazza Garibaldi, la stazione della metropolitana di Mergellina e la stazione Sepsa a Montesanto. Trattandosi di punti molto trafficati durante i giorni feriali, speriamo di intercettare il maggior numero possibile di persone e diffondere il più possibile il nostro messaggio. Il giorno successiva, sabato, i tre gruppi effettueranno il volantinaggio in alcune delle zone a più forte richiamo turistico e commerciale del capoluogo partenopeno: piazza del Plebiscito, la villa Comunale, via dei Mille.

Abbiamo deciso di distribuire circa 3000 volantini, che produrremo da soli stampandoli su fogli A4 e poi tagliando in due il foglio.

Per produrre questi volantini (di cui vedete un'anteprima sotto) abbiamo deciso di autofinanziarci con una colletta, cui ciascuno di noi ha contribuito con una modesta somma. Abbiamo infatti valutato che saranno sufficienti 4 o 5 cartucce della mia stampante (stamperemo a qualità bozza), più ovviamente le 3 risme di fogli.

Abbiamo anche deciso che, contestualmente alla distribuzione dei volantini, apriremo un sito web che funga da coordinamento per le iniziative e vetrina globale su di esse, verso il quale indirizzare la gente che prenderà in mano i nostri volantini. Ciò è reso possibile dalla disponibilità del nostro amico Francesco, grande esperto di informatica (si dice che sia un mezzo hacker, conosciuto in rete con il nicknames "FORMATCI") che si è offerto per la realizzazione del websit.

Se anche solo l'1% dei volantini riuscirà a catturare l'attenzione di qualcuno, vorrà dire che avremo altre 30 persone consapevoli del grave problema delle scie chimiche. Altre 30 persone che si uniranno la loro voce alla nostra, nella richiesta sempre più pressante di verità, chiarezza e giustizia. E le nostre voci non potranno restare inascoltate per sempre!

venerdì 3 luglio 2009

Padre perdonali perché non sanno quel che fanno



Noi chiediamo chiarezza e verità. Ci battiamo quindi, ardentemente, contro il silenzio e la censura. Ma sono stato costretto a non pubblicare alcuni commenti che sono arrivati al mio primo post.
Eccoli, e capirete perché non li ho accettati:

Bravo Albrogio,sono Alberto di Trieste. Ci siamo
conosciuti l'anno scorso alla manifestazione di Trieste contro gli inceneritori,
ricordi quando i compagni ci chiamavano "gli Alberti"?Devo dire che subito da
allora mi sei sembrato un tipo sveglio e questo tuo resoconto conferma la mia
opinione.Devo dire che mi sono sempre tenuto distante dai vari movimenti sulle
scie chimiche a causa dei vari leader e cosiddetti ricercatori, bravi a parlare
e a postare articoli, ma sempre timorosi di agire in prima persona.Hai
dimostrato nuovamente il coraggio di cui ero stato testimone a Trieste e spero
che molti riconosceranno in te un vero leader d'azione.Un caro
saluto
Alberto




Non sono mai stato a Trieste. Quindi questo è evidentemente un semplice tentativo di seminare zizzagna fra chi cerca faticosamente di occuparsi del problema delle scie chimiche. Perché tutto questo tramare nell'ombra? Perché questi mezzucci come bloccare il mio casellario di posta su gimail, inventarsi delle storie fantasiose, intimidire col dileggio e con la minaccia? Lo capite che siamo solo preoccupati per la nostra salute? E quindi vogliamo delle risposte...



E poi:




Bravo. Ci voleva un altro pirla a inventare cazzate sulle scie chimiche.
Vai a lavorare che è meglio!!! (Skeptic)



... delle risposte che non siano semplici insulti



E poi:




Questa interpretazione però si scontra con le anomalie riscontrate sempre più frequentemente da attenti e scrupolosi ricercatori in tutto il mondo, Italia compresa.

Ricercatori? Eh? Ci fai qualche nome?

Fra queste anomalie, le più clamorose sono la formazione di scie quando i parametri fisici ambientali (temperatura, pressione, umidità) non lo consentirebbero,

Ah, perché sono andati a misurare temperatura, pressone e uminidità in quota, nel punto esatto dove passa l'aereo, per poter dire che quei valori dichiarati sono tali?

la presenza di metalli pesanti al suolo dopo il passaggio di aerei scianti

immagino che trovino lunghe scie di metallo lungo il terreno, vero?

Ed è da sottolineare che tutte queste anomalie sono state dimostrate e documentate con prove ineccepibili dal punto di vista scientifico: immagini, filmati, registrazioni incontrovertibili.

Puoi linkare queste "ineccepibili" prove?

Ah, prima però lavati la bocca, e non usare la parola scienza a sproposito... visto che non sai nemmeno cosa sia la scienza.

Sullo scopo effettivo delle scie chimiche non esistono al momento sicurezze, ma diverse ipotesi, alcune di esse davvero inquietanti.

Certo che esiste una sicurezza: le scie chimiche esistono solo nella vostra mente.

Se davvero queste scie sono innocue, lo si renda noto con prove certe e definitive.

Come fai a provare che qualcosa che non esiste (le scie chimiche) sono innoque.

E' come se domani pretendo che il governo dimostri che gli asini volanti non esistono: voglio le prove!

validissimo sito TankerEnemy

vedo che ti piacciono gli ossimori

Alla fine il numero totale dei partecipanti, me compreso, è stato di 15. Può sembrare un numero piccolo,

15 partecipanti che chiedono le prove per dimostrare che gli asini voltanti non esistono, non mi sembrano pochi.

E' probabile che molti degli abitanti e dei turisti che abbiamo incrociato ci abbiano scambiato per un gruppo di squinternati.

Ma dai?

Io personalmente ricordo con piacere l'incontro con Elke, una giunonica turista tedesca, e la breve conversazione avuta con lei in un misto di italiano, tedesco e inglese

Manco sai parlare una lingua straniera decentemente e te ne vanti?

ma questi ci ha allontanato visibilmente infastidito.

Mai usato il deodorante?

Purtroppo la polizia è intervenuta subito e li ha bloccati e manganellati

Spero si siano rinsaviti... (mattia)


Queste persone di dicono seguaci della scienza, e poi ne tradiscono spudoratamente lo spirito investigativo, accettando solo la loro tesi, chiudendo gli occhi davanti alle prove che la contraddicono (e poi, fratello mio, se proprio vuoi passare per scienziato, almeno impara a scrivere "innocue" e non "innoque".. l'ortografia, innazitutto). Noi gli occhi invece gli occhi li vogliamo tenere ben aperti, perché è la nostra salute in gioco.



E poi ancora:



Quali sono le prove della natura "criminale" delle scie di condensa? Non saranno i falsi conclamati di Tanker Enemy, spero. (nicsnics)


le prove sono così evidenti, ce le abbiamo proprio sotto gli occhi, che bisogna proprio essere in malafede per non vederle...



e infine:





Ti sei calato anche tu dal balconcino? Ma segaligno come sei, se cadevi facevi un buco da qui alla nuova zelanda! (michele crasso)




No caro fratello, sei in errore, il ragazzo segaligno nella foto non sono io, ma il mio amico Piero. E se ti diverte prenderci in giro, fallo pure, ma ricordati... noi stiamo lottando anche per la tua salute... e il destino è come una grande ruota che gira in un circolo continuo... pensaci

giovedì 2 luglio 2009



Cari lettori, sono Alberto Roggia e questo che state leggendo è il resoconto della nostra iniziativa di protesta in occasionedella riunione dei ministri economici del G8, che si è tenuta a Lecce nei giorni 12 e 13 di giugno.


Il motivo che mi ha spinto ad organizzare questa manifestazione è la richiesta di maggiore chiarezza e maggiori informazioni su un problema ampiamente sottovalutato dalla pubblica opinione, quello delle scie chimiche.

Le scie chimiche sono le scie lasciate dagli aerei in volo nei cieli di tutto il mondo. Secondo la letteratura scientifica comunementeaccettata si tratterebbe di semplici scie di condensazione, cioè di innocuo vapore prodotto dalla combustione del carburante nei motori dell'aereo.


Questa interpretazione però si scontra con le anomalie riscontrate sempre più frequentemente da attenti e scrupolosi ricercatori in tutto il mondo, Italia compresa.


Fra queste anomalie, le più clamorose sono la formazione di scie quando i parametri fisici ambientali (temperatura, pressione, umidità) non lo consentirebbero, la presenza di metalli pesanti al suolo dopo il passaggio di aerei scianti, l'avvistamento nel cielo di aerei senza segni identificativi, l'incremento di alcune patologie e la comparsa di nuove patologie nelle zone in cui più frequente è l'attività di questi aerei.


Ed è da sottolineare che tutte queste anomalie sono state dimostrate e documentate con prove ineccepibili dal punto di vista scientifico: immagini, filmati, registrazioni incontrovertibili.


Altro elemento inquietante, che mi ha dato molto da riflettere, è la cortina di silenzio che sembra avvolgere questo problema. Mentre sui mass media trova ampio spazio qualsiasi problematica di stampo ambientalista, la questione delle scie chimiche viene generalmente sottacciuta, a parte pochi e sporadici interventi di coraggiose personalità del mondo della politica e dell'informazione.

Infine altro punto controverso è l'attività di alcuni personaggi il cui unico scopo sembra quello di minimizzare la portata della questione e gettare discredito su chi se ne occupa in tutti i modi possibili, alcuni dei quali alquanto discutibili.Sullo scopo effettivo delle scie chimiche non esistono al momento sicurezze, ma diverse ipotesi, alcune di esse davvero inquietanti. In ogni caso sembra acclarata la matrice militare di queste operazioni.


Partendo da queste riflessioni, ho deciso che era giunto il momento di agire concretamente: di fronte ad un problema che potenzialmente mette a rischio la nostra salute e quella dei nostri familiari, non possiamo scrollare le spalle con indifferenza. Dobbiamo chiedere risposte e rassicurazioni. Se davvero queste scie sono innocue, lo si renda noto con prove certe e definitive. Se invece si tratta di operazioni pericolose svolte all'insaputa e a danno di noi cittadini, che cessino immediatamente.

Questo delle scie chimiche è un problema globale, ho quindi colto l'occasione di un evento globale come il G8 di Lecce del 12 e 13 giugno per portare avanti la mia istanze di chiarezza e verità.


L'idea della manifestazione mi era venuta circa due settimane prima. Ho iniziato a contattare amici e parenti per coinvolgerli nell'iniziativa, poi ho lanciato un appello sul validissimo sito TankerEnemy per raccogliere altre adesioni al di fuori della cerchia dei conoscenti.Alla fine il numero totale dei partecipanti, me compreso, è stato di 15. Può sembrare un numero piccolo, ma considerando quanto poco conosciuta è la questione e con quanta incredulità ci si scontra quando si prova a divulgarla, è senz'altro un buon successo.


Ci siamo così ritrovati venerdì sera a casa della mia fidanzata Alessandra per prepare i cartelli da esporre il giorno dopo, armati di cartoncino, vernice, nastro adesivo e tanta buona volontà.






La città era già "sotto assedio" dalla mattina. Per capire quale fosse il clima che si respirava basti raccontare quanto accaduto poche ore prima: i responsabili del negozio Briccofer presente nel centro commerciale di Surbo avevano chiamato la polizia per segnalare una vendita anomala di mazze e catene. Questi strumenti di morte e distruzione sono poi stati ritrovati dalle forze dell'ordine in un furgone, pronti per essere distribuiti agli scalmati no-global.E proprio in virtù di questo clima da guerriglia urbana, le autorità avevano avuto gioco facile ad imporre una zona cuscinetto tutt'intorno la sede del G8, zona in cui si poteva accedere solo tramite autorizzazione scritta.Purtroppo è evidente che i no global, con questi comportamenti violenti e terroristici, anzichè combattere il sistema, ne legittimano gli impulsi oppressivi e antidemocratici.La mia idea di esporre i nostri cartelli al passaggio dei ministri era quindi diventata irrealizzabile. Mai e poi mai le forze dell'ordine ci avrebbero autorizzato a passare. Ma non per questo abbiamo rinunciato.

Sabato mattina ci siamo riuniti come previsto a piazza S. Oronzo, e abbiamo iniziato a percorrere le strade di Lecce tutt'intorno la cosiddetta zona rossa sventolando i nostri cartelli. E' probabile che molti degli abitanti e dei turisti che abbiamo incrociato ci abbiano scambiato per un gruppo di squinternati. E' questo purtroppo il risultato della cortina di silenzio che avvolge la questione delle scie chimiche. Ma fortunatamente, siamo anche riusciti a catturare la curiosità e l'interesse di molti. In tanti si sono avvicinati e ci hanno chiesto delucidazioni sul nostro piccolo corteo. Purtroppo non avevamo pensato a preparare dei volantini da distribuire ed è un peccato. Comunque abbiamo provveduto a dare a voce quante più spiegazioni possibili. Io personalmente ricordo con piacere l'incontro con Elke, una giunonica turista tedesca, e la breve conversazione avuta con lei in un misto di italiano, tedesco e inglese. Durante questa conversazione mi ha detto che abita vicino ad una base militare americana e che si è sempre chiesta il motivo dei continui voli notturni che partivano dalla base ed io le ho risposto che ci poteva essere una correlazione con le scie chimiche. Con altettanto piacere ricordo la conversazione avuta con Maurizio, giovane turista brindisino venuto a Lecce per fare shopping. Mi ha parlato degli strani aerei senza insegne che vede talvolta decollare dall'aeroporto ed anche in questo caso gli ho prospettato un possibile collegamento con la questione delle scie chimiche. Con Luciano, anziano pensionato del posto, ho avuto modo di confrontare i nostri ricordi sulle condizioni del cielo negli ultimi anni e lui è stato concorde nel rilevare un netto peggioramento. Nel corso della mattinata ci siamo anche imbattuti in una troupe della RAI e abbiamo provato a farci ascoltare dal giornalista, ma questi ci ha allontanato visibilmente infastidito.


Per un paio d'ore siamo andati avanti così, sfilando per le strade e fermandoci a parlare con chi si incuriosiva. Alla fine, però, abbiamo deciso di osare qualcosa di più. E' stato importante confontrarci con la gente e riuscire a catturare il loro interesse. Ma il nostro scopo era anche quello di farci ascoltare da chi detiene il potere, da chi può davvero fare qualcosa per darci delle risposte. Per questo abbiamo deciso di tentare una sortita azzardata: violare la zona rossa ed avvicinarci il più possibile ai ministri del G8. Cinque di noi, perciò, i più atletici e giovani, sono andati a casa della mia fidanzata Alessandra, che si trovava in una posizione particolare: il portone del palazzo affacciava su una strada non proibita, ma il terrazzino sul retro affacciava sulla zona proibita. I cinque valorosi si sono calati dal terrazzino grazie ad una grondaia e sono riusciti a raggiungere la zona rossa. Purtroppo la polizia è intervenuta subito e li ha bloccati e manganellati prima che riuscissero ad avvicinarsi ulteriormente al Castello sede del G8. Comunque questa impresa che molti considereranno una bravata ed altri una follia ci ha permesso di far finire la nostra manifestazione sui giornali (in basso vedete un ritaglio de Il Giornale di Puglia) e di dare ad essa maggiore visibilità.Tutto sommato il bilancio dell'iniziativa è positivo. Nonostante le difficoltà e qualche livido, siamo riusciti a suscitare un certo interesse nella gente. E se questa volta eravamo "solamente" in 15, la prossima magari saremo in 30. E poi in 60... e così via, finchè le domande che legittimamente poniamo non troveranno una adeguata risposta!